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Eletta la nuova presidenza della Comunità

Sabato 10 luglio i 68 partecipanti all’Assemblea generale hanno eletto presidente e i 4 consiglieri che guideranno le scelte comunitarie per i prossimi anni

In un clima di profonda comunione, responsabilità e gratitudine, nella giornata di sabato c’è stata l’elezione della Presidenza. La nomina è divenuta effettiva il 13 luglio, in seguito alla conferma da parte del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, come previsto dallo Statuto della Comunità.

Briseida Cotto Ayala è la nuova presidente della Comunità. Formatasi nella Comunità di Lima (Perù), nel 1991 è entrata a far parte della Comunità. La sua elezione va nella direzione auspicata da Papa Francesco di una maggiore partecipazione delle donne nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa.

«Ho detto sì alla Volontà di Dio che si è manifestata attraverso la fiducia dei fratelli e sorelle assembleari. Vorrei continuare a servire la Comunità con gioia e con la certezza che è il Signore a condurre la nostra storia.

Ringrazio per il cammino fatto con il consiglio uscente per la fraternità e la comunione nella ricerca del bene della Comunità, che ci hanno unito e guidato in questi anni.

Questo senso di stupore dinanzi alla Presenza di Dio mi incoraggia e rinnova la fede nell’uno perché il mondo creda anche all’inizio di questa nuova tappa della Comunità».

Briseida ha svolto il suo servizio missionario in Perù e da diversi anni vive in Italia. Come membro del precedente Consiglio, si è impegnata in modo particolare nell’area della pastorale e ha rappresentato la Comunità di Villaregia nella Conferenza degli Istituti missionari in Italia (CIMI), dove ha svolto il ruolo di segretaria.

Ecco chi sono i consiglieri neoeletti:

P. Giorgio Parenzan, vicepresidente e primo consigliere. P. Giorgio è membro della Comunità dal 1992. Dopo vari anni in Perù, dal 2012 è responsabile della Comunità di Villaregia, in provincia di Rovigo, dove ha accompagnato la pastorale familiare e la formazione.

Le prime parole di p. Giorgio:

Grazie a chi ci ha preceduto. La mia elezione è stata una grande sorpresa e anche l’amore che ho ricevuto. Vorrei davvero essere fratello di tutti, offrire un cuore aperto e accogliente in questo spazio circolare, sinodale… Vorrei sapermi chinare sui piccoli, sui feriti, su chi rischia di restare indietro.


Angel Gabriel Cortes Colón, portoricano e membro della Comunità come sposo missionario da 24 anni, è sposato da 33 con Yolanda e padre di tre figli: Ana Maria, Ivan Gabriel e Josè David. Fa parte dell’equipe di coordinamento della Comunità di Arecibo ed è presidente della Ong Casa sin Fronteras.

Le prime parole di Angel:

Non avrei mai pensato di essere eletto, dico grazie a Dio e alla mia sposa che ha accettato anche lei questo impegno che cambierà la nostra famiglia. Sono convinto che la nostra sponsalità è ciò che possiamo offrire ai fratelli e sorelle e all’umanità. Sono consapevole della grande responsabilità che ci è stato affidato nel mio stato di vita di sposo e padre. Grazie. Siamo qui e vogliamo camminare insieme!


P. Antonio Serrau, fa parte della Comunità dal 1991, ha svolto il suo servizio missionario a Yopougon (Costa d’Avorio). È riconfermato nel ruolo di consigliere nel suo secondo mandato.

Le prime parole di p. Antonio:

Vorrei ringraziare per l’unità che stiamo sperimentando e per come stiamo guardando il futuro della comunità con grande coraggio. Già 6 anni fa quando sono stato eletto ero il più giovane e sono cresciuto grazie alla testimonianza che ho visto negli altri fratelli e sorelle consiglieri.

Ci aspettano anni di dialogo, ascolto e fiducia. Sono contento di camminare insieme a voi.


Antonietta Tufano, originaria di Saviano (Na), è stata eletta consigliera per la prima volta. Ha partecipato all’Assemblea come responsabile della Comunità di Maputo, in Mozambico, dove vive da 12 anni dopo diverse esperienze di servizio nelle comunità italiane.

Le prime parole di Antonietta:

Vorrei che fossimo una comunità protesa verso i poveri, una comunità che oggi può dare ancora tanto nella fraternità per gli altri. Sono qui per servire e fare la volontà di Dio.

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