A Lonato del Garda il tempo dell’Avvento è iniziato con l’accoglienza della comunità ortodossa per il rito religioso domenicale
L’accoglienza dei fratelli rumeni per la celebrazione della “liturgia divina” in realtà è iniziata nel giardino della Comunità già dal mese di maggio e si è protratta fino all’autunno.
L’arrivo dell’inverno, con l’abbassamento della temperatura climatica, ha impedito lo svolgimento del culto all’aperto. La comunità rumena, che prima dell’epidemia si radunava nelle Chiesa del Corlo a Lonato, non dispone di ampi spazi che permettano il regolare distanziamento fisico per accogliere circa 200 persone e la ricerca di altri locali non ha portato ad alcun risultato.
“Il bisogno di questa Chiesa sorella ci ha ancora una volta interpellati, come missionari e come cristiani.” – racconta p. Mauro Draghi, responsabile della Comunità di Lonato – “Il nostro Centro dispone di ampi spazi che, in tempi normali, sono popolati da tante persone che nei weekend vengono anche da altre provincie per partecipare ai nostri percorsi formativi missionari.
La pandemia ci ha costretti a sospendere gli incontri in presenza e le nostre strutture si sono svuotate. Di fronte alla necessità di uno spazio adeguato da parte della Comunità rumena per la celebrazione del culto, ci siamo sentiti interrogati e abbiamo deciso di accogliere in Casa questi fratelli, per un’esperienza ecumenica e di fraternità cristiana. Il virus, che ci ha obbligato al distanziamento fisico, paradossalmente ha avvicinato le nostre comunità così diverse per tradizione e per lingua, ma il fondamento che ci lega gli uni agli altri rimane sempre Cristo ed il Vangelo”.
Il tempo dell’Avvento, appena iniziato, ci invita all’ascolto della Parola e all’accoglienza di Dio che si è fatto carne per stare in mezzo agli uomini. Questa accoglienza deve essere sempre rinnovata e a ricordarcelo non c’è solo il calendario liturgico, ma anche le situazioni ed i bisogni delle persone e delle comunità che vivono vicino a noi.