Il 25 settembre la Comunità Missionaria di Lonato del Garda ha festeggiato l’ordinazione diaconale di Juan Antonio Sepulveda
Juan Antonio Sepulveda, per tutti Tony, dopo aver dedicato la sua vita ai poveri ha ricevuto l’ordinazione diaconale permanente.
Ha presieduto la celebrazione Mons. Augusto Paolo Lojudice Vescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino.
Rispondere con gioia e meraviglia alla chiamata del Signore, per essere segno del suo amore salvifico attraverso il servizio. Vorrei, con l’aiuto di Dio e le preghiere di tutti, che questo ministero fosse sempre caratterizzato dalla mitezza, come anche Papa Francesco ha indicato nel suo discorso ai diaconi durante il Giubileo Straordinario della Misericordia, affinché il servizio sia sempre un dono gratuito da offrire agli altri, in particolare ai più poveri della missione.
Tony è originario del Porto Rico, piccola isola dei Caraibi, dove ha vissuto con la sua famiglia fino all’età di 24 anni. Durante gli studi universitari in chimica a San Juan, la capitale, incontra la realtà del “Verano misionero” (estate missionaria) che tutt’oggi si occupa, a livello ecclesiale nazionale, della formazione e dell’invio di giovani nelle missioni dell’America Latina.
In quegli anni ricordo che il desiderio di conoscere trovava risposta nello studio e la mia sequela di Gesù si concretizzava in modo particolare nell’attività missionaria, alla quale dedicavo soprattutto il tempo delle vacanze. Viaggiando in altri paesi per dare sostegno alle Chiese sorelle dell’America Latina ho conosciuto tante situazioni di povertà in villaggi sperduti o in parrocchie di aree urbane.
Dopo varie esperienze a Santo Domingo, in Guatemala, in Perù e in Colombia mi sono accorto che l’impegno missionario stava prendendo un posto sempre più importante nella mia vita, sentivo perciò il bisogno dicapire cosa Dio mi stava chiedendo.
Nel 1991 ho vissuto un’esperienza nella missione di Lima, che è stata per me determinante. In quella realtà vedevo coniugati due aspetti a cui tenevo moltissimo: la missione e la vita fraterna in comunità.
Mi affascinava vedere persone che vivevano insieme unite dallo stesso ideale di amore per Dio e per i più poveri. Nel giro di pochi mesi presi la decisione di lasciare la mia famiglia e la prospettiva di un lavoro appassionante, visto che stavo concludendo gli studi, per diventare missionario e con la benedizione dei miei genitori entrai nella Comunità Missionaria a Lima.
Dopo il Perù, Tony ha conosciuto bene l’Italia, dove è stato inviato per gli studi teologici nel seminario diocesano di Padova.
Altri cinque anni e mezzo li ha vissuti nella missione di Texcoco, a Città del Messico, dedicandosi all’evangelizzazione. Poi il rientro in Italia per inserirsi nell’animazione missionaria che la Comunità svolge nelle parrocchie di diverse diocesi.
Nel mio cammino cristiano riconosco che Dio mi ha fatto la grazia di provare sempre una grande gioia nel dedicare la vita per l’annuncio del Vangelo e per sensibilizzare gli altri alla missione. In questi ultimi anni è cresciuto in me, come un germoglio nuovo, il desiderio di poter servire in modo speciale la diaconia di Gesù. Questa vocazione riconduce tutti i carismi ai doni più semplici, come l’umile e quotidiano essere-per-l’altro che costruisce la comunità e si prende cura, in modo speciale, di coloro che sono isolati, feriti nella vita, di coloro che attendono di riannodare una storia felice con i loro fratelli e con Dio lì dove il Signore mi invierà.
Accompagniamo Tony con la nostra preghiera perché il Signore rinnovi in lui ogni giorno la gioia e l’entusiasmo con cui dirà il suo Sì.
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