Iniziamo insieme un nuovo anno pastorale e siamo giunti al dodicesimo itinerario nel nostro cammino delle PCMz e dei Punti Tenda. Quest’anno desideriamo dedicare il nostro tempo a capire più in profondità l’importanza della fraternità nel nostro cammino cristiano, tra noi e con ogni uomo.
Come sempre, prenderemo spunto dalla Parola di Dio ma ci soffermeremo in particolare a riflettere sull’Enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco.

Quali sono i grandi ideali, ma anche le vie concretamente percorribili, per chi vuole costruire un mondo più giusto e fraterno nelle proprie relazioni quotidiane, nel sociale, nella politica, nelle istituzioni? Questa è la domanda a cui desidera rispondere, il Papa con la “Fratelli tutti”.
Egli la definisce una Enciclica sociale e prende il titolo dalle “Ammonizioni” di San Francesco d’Assisi, che usava le parole “Fratelli tutti” per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo.

Con questa Enciclica Francesco vuole risvegliare un’aspirazione mondiale alla fraternità e all’amicizia sociale proprio a partire dalla comune appartenenza alla famiglia umana. Egli ci ricorda che la fraternità viene dall’alto, dal riconoscerci fratelli perché figli di un unico Padre. Tutti fratelli, sulla stessa barca e dunque bisognosi di prendere coscienza che in un mondo globalizzato e interconnesso ci si può salvare solo insieme.

Il sogno, che ha ispirato questo scritto, è quello di una fraternità e amicizia sociale che non si limiti alle parole. Le cose possono cambiare, per questo si tratta di un testo “da fare” più che “da studiare”. La fraternità non è solo un’emozione o un sentimento o un’idea, per quanto nobile, ma un dato di fatto che offre una spinta ad uscire.
Insieme ci chiediamo: “di chi mi faccio fratello”?