Fede e neuroscienze nel laboratorio “Vedere oltre” rivolto alle persone separate, divorziate, risposate
Il percorso “Vedere oltre”, finora dedicato a persone adulte desiderose di approfondire la conoscenza di sé attraverso gli strumenti delle neuroscienze e la spiritualità, è stato offerto anche a persone che hanno vissuto l’esperienza dolorosa della separazione nelle loro famiglie.
Il weekend, realizzato il 26 e 27 febbraio scorso nella Comunità Missionaria di Lonato del Garda, ha visto la partecipazione di circa 20 persone.
Guidati dalla psicoterapeuta Serena Carnera e dai momenti di spiritualità curati da p. Marco Salin e Sara Gervasoni, entrambi missionari, i partecipanti hanno vissuto un’esperienza molto profonda di incontro con se stessi e con gli altri.
Un aspetto che sorprende sempre chi vive questo tipo di incontri è sperimentare che la neuroscienza e la fede non sono in contrapposizione, ma possono camminare insieme, l’una a servizio dell’altra in un percorso di conoscenza e di scoperta di sé per evolvere e migliorare le nostre relazioni.
Così si è espressa una partecipante:
Il connubio della prospettiva neuroscientifica e spirituale è stata un’interessante scoperta che mi ha offerto passi concreti verso un cammino di crescita e valorizzazione. Quanto c’è nell’uomo di così bello e prezioso da scoprire!
Uno sguardo rinnovato, più capace di guardare “oltre” le relazioni lacerate del passato e le storie finite che riempiono ancora il cuore di amarezza, è la perla che ciascuno si porta a casa e che riempie il cuore di gratitudine e di desiderio di investire nuove energie in relazioni più forti e positive.
Vivere questa esperienza in un contesto di fraternità e di serenità è infine il dono che Dio offre a ciascuno, come uno dei partecipanti ha colto:
La bellezza di questa iniziativa è l’incontro con i fratelli, con i missionari e le missionarie. L’apertura, l’accoglienza, la condivisione sono sempre contrassegnati da sorrisi, gentilezza, semplicità di gesti e sguardi trasparenti.
Poter aprire il cuore e restarci accanto senza parlare, gustare anche in modo diverso le stesse esperienze, diventa un vero balsamo per le nostre esistenze, si impara a diventare più autentici.
Ritrovare e rileggere le nostre storie con codici nuovi aiuta a sviluppare coscienza delle nostre travi per sostenere gli altri con le loro pagliuzze.
Grazie a tutti coloro che hanno costruito sapientemente il laboratorio “Vedere Oltre”.