La celebrazione della Pasqua è stata vissuta con gioia nella Comunità Missionaria alla periferia di Maputo, capitale del Mozambico dove si stanno adottando le misure di restrizione per evitare il contagio da Covid-19
In un momento di isolamento e chiusura a causa dello stato di emergenza in cui si trova il Mozambico, la Comunità Missionaria di Maputo ha vissuto la celebrazione eucaristica di Pasqua con i fedeli attraverso Facebook.
Nel piccolo spazio allestito a cappella del Centro Missionario non c’erano più di 10 persone, ma con grande gioia è stata celebrata la Festa della Resurrezione del Signore.
Nonostante il dolore, c’è speranza
Secondo p. Pasquale Peluso, che ha presieduto la messa, la risurrezione è più forte della sofferenza, della morte e della pandemia da Covid-19 che affligge il mondo.
Per padre Ricardo Ribeiro, parroco della Parrocchia della Santissima Trindade di Maputo, nonostante il dolore e la sofferenza che affligge il mondo, abbiamo un segno di speranza, con la festa della risurrezione del Signore.
La situazione a Maputo
Il 31 marzo scorso il presidente del Mozambico, Filipe Nyusi, ha dichiarato lo stato di emergenza fino al 30 aprile per frenare la diffusione del coronavirus nel Paese. Sulla base del provvedimento, tutte le attività sociali, religiose e politiche sono vietate e le frontiere del paese chiuse, sospesi tutti gli eventi pubblici o privati e chiusi tutti i commerci non essenziali.
Nel paese sono stati confermati ufficialmente finora pochi casi di contagio ma qui a preoccupare maggiormente sono lo scarso livello della sanità e la difficoltà di mantenere le regole di distanziamento fisico tra le persone.
Le restrizioni adottate in Mozambico hanno avuto effetto anche sulla pastorale della Comunità di Maputo, che ha sospeso tutte le attività pubbliche. Celebrazioni e momenti di preghiera si svolgono, grazie alle nuove tecnologie, attraverso i social.
Alcune missionarie stanno realizzando mascherine di cotone, per distribuirle soprattutto ai più poveri, che sono sprovvisti di tutto.
Le attività di cura dell’orto comunitario proseguono, anche per garantire la distribuzione di alimenti freschi alle famiglie che lo coltivano e a quelle bisognose. Così come procede l’attività della farmacia naturale, in sicurezza e nel rispetto delle norme igieniche.
Sono invece sospese le attività del Centro di Accoglienza per minori, dove gli educatori continuano a seguire a distanza i bambini e le loro famiglie attraverso frequenti contatti telefonici.
In previsione dell’incremento dei casi di necessità nelle prossime settimane, la Comunità sta raccogliendo cibo e beni di prima necessità, che saranno distribuiti casa per casa grazie a volontari e amici.