Dal 9 al 17 aprile, i missionari P. Mauro Draghi, Astrid Anouba e Laurence Goh hanno portato, in Francia, la mostra missionaria “Il mondo visto da un’altra prospettiva”, su invito della coppia amica della Comunità, Giovanni e Monica Onnis.

Il mondo è un grande villaggio

La mostra è stata accolta con grande apertura dalla scuola Saint Charles nel comune di Rillieux-la-Pape (Lione), una realtà educativa ricca di diversità culturale. Insieme agli studenti, si è riflettuto su temi che toccano profondamente il nostro tempo: l’attenzione all’ acqua potabile, l’accesso alle cure mediche, l’immigrazione, il bullismo, e l’esempio ispirante di giovani che hanno trasformato il proprio ambiente con scelte coraggiose.

In sintonia con il motto dell’anno scolastico, “Ciascuno per tutti”, la mostra ha rafforzato l’appello a non rimanere indifferenti di fronte alle disuguaglianze, invitando i ragazzi a sentirsi parte attiva del cambiamento.

Un’esperienza ricca di incontro

I missionari hanno incontrato alunni dalla scuola dell’infanzia fino al collegio, vivendo momenti preziosi di dialogo e ascolto. I più piccoli hanno regalato semplicità e dolcezza, mentre i più grandi hanno manifestato il desiderio di comprendere e interrogare il mondo che li circonda.

Attraverso piccoli gruppi di riflessione, gli studenti hanno condiviso le loro esperienze e idee su come contribuire, nel loro quotidiano, a ridurre le ingiustizie che osservano nella società.

La speranza sboccia nel silenzio

Come recita un proverbio africano, “un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce”: spesso il male fa più clamore, ma il bene continua a germogliare in silenzio. Ringraziamo Dio per ogni seme di giustizia piantato nei cuori degli alunni, per il loro coinvolgimento sincero e per la speranza che nasce dal desiderio di essere protagonisti del bene.

I nostri missionari sono rientrati in Italia con il cuore colmo di gratitudine, arricchiti dagli incontri con gli studenti, gli insegnanti e dalla bellezza del dialogo culturale vissuto in quei giorni.

Un grazie speciale a Giovanni, Monica e alla scuola Saint Charlesper aver reso possibile questa esperienza missionaria.