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Sfollati climatici: vedere o non vedere, questo è il problema!

Papa Francesco invita la Chiesa e tutti quanti a “prendere coscienza dell’indifferenza della società e dei governi di fronte a questa tragedia” e ad agire insieme e indica come farlo

È uscito in questi giorni, ad opera del Dicastero per lo Sviluppo Integrale, il documento “Orientamenti pastorali sugli sfollati climatici”. Una sessantina di pagine appena per accostare con audacia e coraggio due temi di grande attualità, ma di cui si fatica ancora a intravvederne il nesso: crisi ecologica e migrazioni.

L’introduzione, firmata da papa Francesco, inizia con un’espressione inequivocabile: vedere o non vedere? Questo è il problema.

“Siamo sommersi da notizie e immagini riguardanti intere popolazioni sradicate dalla propria terra, a seguito di disastri naturali causati dal clima, e costrette a migrare.

Tuttavia, l’effetto che queste storie hanno su di noi e sul modo in cui vi rispondiamo – se provocano in noi risposte fugaci o innescano qualcosa di più profondo, se ci sembrano lontane o le sentiamo vicine – dipende da noi.

Dipende da noi, cioè, sforzarci di vedere la sofferenza che ogni storia comporta, per “prendere dolorosa coscienza, osare trasformare in sofferenza personale quello che accade […] e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare” 

Il documento incede con lo stile e il metodo cui papa Francesco ci ha ormai abituato e che il Dicastero per lo sviluppo integrale ha assunto come proprio: la riflessione teorica è il punto di partenza per tracciare percorsi pratici e mettersi subito dopo in cammino per sollevare, accompagnare e assumere le sofferenze dei fratelli costretti a fuggire dalle loro terre rese inospitali dagli squilibri climatici.

Altro aspetto che traspare in ogni pagina è il chiaro riferimento al dialogo: gli orientamenti pastorali possono diventare uno strumento condiviso non solo dagli addetti ai lavori della Chiesa cattolica, ma da tutti coloro che, spinti da un autentico interesse per la causa degli ultimi, intendano impegnarsi attivamente sul fronte della sensibilizzazione, dell’assistenza.

Chiesa, società civile, Ong, uomini e donne di buona volontà: nessuno si senta esonerato dall’invito a vedere e, una volta visto, a fare la differenza!

Leggi il testo integrale qui

Annamaria Amarante

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