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Uniti per la pace e il pianeta

Il sesto anniversario del documento firmato da Papa Francesco e il Grande Imam Al-Tayyib ci ricorda l’urgenza di unire le forze per superare le divisioni, proteggere il creato e garantire una vita dignitosa per tutti

Il 4 febbraio 2025 segna il sesto anniversario della firma del “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” da parte di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib. Questo accordo ha rappresentato un passo storico verso la costruzione di una cultura di pace e dialogo, superando divisioni religiose e culturali. Il documento invita tutte le persone di buona volontà a lavorare insieme per il bene comune, promuovendo la solidarietà, la giustizia sociale e la pace.

A sei anni dalla sua firma, il messaggio di fratellanza umana appare ancora più urgente, in un mondo segnato da sfide ecologiche, sociali e politiche. Alcune vicende di carattere mondiale hanno portato ad allentare l’attenzione sulla crisi ecologica, spostandola verso minacce apparentemente più urgenti come la pandemia o le guerre. In realtà, come ricorda il papa, tutto è interconnesso e non si può affrontare un singolo problema ignorandone le cause che agiscono a livello planetario. Il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le disuguaglianze crescenti minano anche la pace tra gli esseri umani e la loro salute.

In questo contesto, il Documento sulla fratellanza umana acquista una nuova rilevanza, sottolineando che la cura del prossimo e del pianeta sono intimamente legate. Invita tutte le religioni e le culture a collaborare per affrontare questa sfida globale: “il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere”.

Facciamo esperienza di tutto ciò nella nostra azione missionaria, che si contestualizza in modo diverso nei vari luoghi dove operiamo: tensioni tra cristiani, tra religioni, nella società; disuguaglianza e ingiustizia contro cui ci troviamo a lottare; pressione sempre in aumento sull’ambiente, che in tanti luoghi è già ai limiti delle sue capacità di fornire agli umani le risorse per una vita dignitosa.

Se non è possibile risolvere tutti i problemi in un sol colpo, rimane comunque necessario agire con una visione globale, attenta sia alle esigenze dell’annuncio della Parola di Dio, sia al miglioramento delle condizioni delle persone e della società, sia alla cura della casa comune.

 A cura della Commissione Ecologia Integrale

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