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Il fiore di loto prospera ancora

Fior di Loto

Il progetto “Fior di Loto” continua a portare speranza alle donne accusate di stregoneria del Centro Delwende. Grazie all’impegno di quattro giovani volontari, il servizio di assistenza sanitaria prosegue

Nel 2022 la Comunità ha lanciato il progetto “Fior di Loto”, un’iniziativa promossa per sostenere le donne nelle varie missioni in cui siamo presenti. Il titolo richiama il fiore di loto, capace di sbocciare puro e splendente anche nelle acque più torbide, simbolo di speranza e rinascita.

In Burkina Faso, questo progetto ha avuto un impatto concreto e significativo. Tra le iniziative sostenute, ha permesso di garantire un piccolo rimborso spese per due infermiere, Rachelle e Rosine, che per un anno ogni mercoledì si sono recate al Centro Delwende, una struttura che accoglie donne accusate di stregoneria. Si tratta di donne ingiustamente allontanate dai loro villaggi, vittime di superstizioni e credenze ancestrali che ancora oggi segnano profondamente la società burkinabé. Spesso, non hanno più una casa dove tornare e il Centro Delwende, il cui nome significa “chi si appoggia a Dio non cade”, rappresenta per loro l’unica possibilità di ricominciare.

A fine 2024 il progetto è giunto al termine. Le suore che gestiscono il Centro hanno quindi organizzato un piccolo momento di festa, un’occasione per ringraziare Rachelle e Rosine per il loro prezioso lavoro e per comunicare alle ospiti che, purtroppo, le due infermiere non sarebbero più potute venire. Per l’occasione, sono stato invitato anche io e ho portato con me quattro giovani di Sorrento – Antonino, Vittoria, Angela e Salvatore – che proprio in quei giorni stavano vivendo un’esperienza di volontariato nella nostra missione di Ouagadougou.

Mentre con le suore ci confrontavamo su come dare la notizia alle donne, è accaduto qualcosa di inaspettato. Senza esitazione, i quattro giovani hanno detto: «Se le due infermiere lo desiderano e se per le suore va bene, possiamo continuare noi a sostenere questo servizio».

La loro proposta ha lasciato me e le suore senza parole. Poi la sorpresa ha lasciato spazio alla gioia. Quel giorno, la festa si è trasformata in un annuncio di speranza: non un addio, ma un nuovo inizio. Invece di salutare Rachelle e Rosine, le donne del Centro Delwende hanno scoperto che per un altro anno qualcuno si sarebbe preso cura di loro, ascoltandole, curandole, restituendo dignità a una vita che il mondo aveva rifiutato.

E così, ho pensato ancora una volta al fiore di loto: candido e capace di sbocciare in ogni stagione, sprigionando il suo profumo e portando vita e luce attorno a sé. Quel giorno, grazie a questi quattro ragazzi – che per caso erano con me a quella festa – è accaduto un nuovo “miracolo”.

Buon proseguimento a Rachelle e Rosine, e buon cammino ai quattro giovani sorrentini.

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