Padre Domenico ci scrive dal Burkina Faso per condividere la storia di Geraldine e della sua famiglia
La settimana scorsa sono andato a trovare alcune famiglie beneficiarie del progetto Andiamo tutti a scuola, che consente l’accesso scolastico a 200 bambini e il sostegno alimentare a 100 di loro. Con gli operatori che accompagnano il progetto cerchiamo di comprendere i bisogni di ogni famiglia per potervi rispondere con azioni tempestive, a seconda delle necessità che emergono.
A casa di Geraldine, una bambina di 12 anni beneficiaria del progetto, abbiamo trovato la mamma, una giovane donna dal viso sereno. Seduta dietro a un bancone, con l’ultimo nato sulla schiena, vende qualche sacchetto di arachidi, farina e sale per contribuire all’economia familiare.
Ha iniziato subito a raccontarci di sua figlia, di ciò che fa ogni giorno e, mentre parlava, abbiamo compreso che questa giovane donna è cieca.
Geraldine si sveglia alle 5.00, porta il mais al mulino per macinare la farina, pulisce la casa e prepara da mangiare. Sistema i sacchetti con le varie mercanzie in modo che la mamma possa svolgere con tranquillità il suo lavoro durante la giornata. A volte, prima di andare a scuola, scarica il carbone da vendere dal camion.
Nella pausa pranzo la piccola si reca al mulino per riprendere la farina, dividerla in sacchetti e fare altre commissioni. Alla sera, al rientro, fa i conti con la mamma, prepara la cena, si occupa del fratellino e poi studia sotto il lampione vicino casa.
La mamma, mentre parla della generosità questa figlia, si commuove. E così come anche noi.
Nei giorni successivi ho pensato molte volte a Geraldine e alla sua famiglia. Il papà fa parte degli agricoltori che stiamo accompagnando con il progetto agricolo, un giorno ci ha donato un sacco pieno di melanzane, frutto della coltivazione del suo orto.
Geraldine è la speranza della sua famiglia, nel suo studio è riposto il futuro dei suoi genitori e dei suoi fratellini più piccoli. Lavorare e andare a scuola è una realtà molto comune per i bambini di Ouagadougou ma non c’è alternativa.
Ho chiesto a Dio di poter vivere bene quanto mi è dato da vivere, di vivere al meglio anche quelle situazioni dure o che non comprendo, per essere in comunione d’umanità con le tante Geraldine d’oggi.
Buona Quaresima missionaria lì dove Dio ti chiama a vivere.
P. Domenico de Martino