
I mesi di febbraio e marzo sono stati caratterizzati dalla presenza in tre istituti scolastici della provincia di Cagliari dove abbiamo svolto corsi di educazione alla mondialità, il cui obiettivo è collaborare a un mondo più giusto, dove regni la pace
Marzia e Felicia, le due missionarie responsabili dei progetti di Educazione alla cittadinanza globale (ECG) presso la Comunità Missionaria di Quartu Sant’Elena, grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici e l’attiva collaborazione di alcuni docenti hanno potuto realizzare 3 progetti presso il Liceo scientifico Michelangelo di Cagliari, l’Istituto Scano di Monserrato e il Liceo d’arte De Castro di Terralba (OR).
I tre progetti hanno visto il coinvolgimento di 7 classi per un totale di 140 giovani.
Agli studenti sono stati presentati i temi dell’integrazione e inclusione, per una società più equa, e quello dell’ecologia integrale, per avere cura dellanostra “casa comune”, che non è solo avere cura dell’ambiente in cui viviamo ma anche delle relazioni sociali.
Entrambe le tematiche hanno visto una prima fase formativa e una seconda in cui i ragazzi sono diventati protagonisti, abbracciando così le tre dimensioni fondamentali dell’apprendimento: cognitivo, socio-emotivo e comportamentale.
E così gli studenti hanno potuto:
- presentare la mostra “Oltre i muri”, ai loro coetanei di altre classi. Una mostra che presenta i muri costruiti nel mondo. Muri che nascono per escludere e non per difendersi. A questa realtà la mostra suggerisce la costruzione di ponti come metafora di scelte che accolgano e integrino chi bussa alla porta in cerca di aiuto.
- selezionare materiale da inviare nelle missioni in cui opera la nostra Comunità.
- vivere una “mattina ecologica“, in cui hanno ripulito alcuni spazi verdi della scuola da rifiuti abbandonati e posizionando una panchina realizzata dagli stessi ragazzi con materiale di riciclo.



Ecco alcune considerazioni finali che gli studenti hanno voluto condividere alla fine della loro esperienza:
Francesca: Quest’esperienza mi ha fatto riflettere su quanto siamo fortunati rispetto a chi vive nei paesi poveri.
Paolo: Questo progetto mi ha fatto capire che anche con piccole azioni, stando più attenti ai nostri consumi giornalieri, possiamo aiutare le persone in difficoltà.
Giovanni: Ho imparato ad aprire la mente e accogliere il pensiero di altre culture.
Elena: Non pensavo che ci fossero così tanti muri nel mondo!