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EMPOW(H)ER: empowerment femminile per un futuro resiliente in Etiopia

Quando le donne hanno accesso alle giuste opportunità, l’intera comunità prospera. Con questa convinzione e con il contributo della Regione Veneto, abbiamo dato vita al progetto “EMPOW(H)ER: formazione, lavoro e tutela dei diritti femminili per un’Etiopia resiliente ed egualitaria”

Nella Regione Oromia (Etiopia), dove interviene il progetto EMPOW(H)ER, la maggioranza delle donne versa in condizioni socioeconomiche difficili: l’84% delle donne e ragazze (tra 15 e 49 anni) interrompe la scuola (il tasso più alto del paese) e il tasso di disoccupazione femminile è del 30,9% (rispetto al 19,9% maschile). Queste condizioni sono aggravate dall’ancora troppo elevato impiego delle pratiche tradizionali dannose: il 77.1% delle donne e ragazze (circa 9.000.000), ha subito Mutilazioni Genitali Femminili e circa il 40% (o probabilmente molto di più, stando a statistiche informali) delle donne ha subito il matrimonio infantile, con forti conseguenze in termini di rischi legati alla salute, di abbandono degli studi, di disoccupazione e di esclusione sociale.

Questo avviene soprattutto nell’area dell’East Bale, peraltro colpita da forte siccità, carestia ed emergenza umanitaria per la presenza di numerosi sfollati, espulsi qualche anno fa dalla Regione Somali (Etiopia).

In questo contesto difficile nel quale i missionari di Robe operano, per promuovere il cambiamento nasce il progetto EMPOW(H)ER, promosso da COMIVIS ETS con il contributo della Regione Veneto, la partnership in loco della Comunità Missionaria di Villaregia, della Prigione Regionale del Bale – Robe e gli Uffici della Donna e del Bambino di alcune province  dell’East Bale e la partnership in Italia con l’Istituto Comprensivo Statale “G. Matteotti”, il Comune di Martellago e la Caritas Parrocchiale di Santo Stefano.

Da qui il progetto si propone di contribuire ad un’Etiopia resiliente ed egualitaria attraverso:

  1. Empowerment economico e indipendenza femminile: A Robe, nella regione del Bale, in Oromia, il progetto punta a migliorare la qualità della vita di 20 donne in situazioni di vulnerabilità socioeconomica. Attraverso corsi di imprenditorialità, microcredito e supporto tecnico, queste donne saranno accompagnate nell’avvio di Attività Generatrici di Reddito (AGR), con l’obiettivo di favorire la loro autonomia economica.
  2. Reinserimento sociale e formativo delle donne detenute: il progetto offre formazione tecnica in sartoria, laboratori artistico terapeutico e supporto psicologico per 71 donne detenute nel carcere di Robe. Inoltre, per favorire il benessere psicosociale dei bambini che vivono con le madri in carcere, sono previsti anche laboratori ludico-educativi per 30 di loro.
  3. Protezione dei diritti femminili: nelle province di Saweyna e Laga Hidhaa, nella regione dell’East Bale, ci saranno attività di sensibilizzazione per prevenire e contrastare le pratiche tradizionali nocive, come la Mutilazione Genitale Femminile (o FGM) e il matrimonio infantile. Almeno 800 studenti/esse delle scuole primarie e secondarie e 150 leader comunitari parteciperanno a questi momenti formativi.
  4. Sicurezza alimentare e igiene femminile: attraverso la distribuzione di aiuti alimentari a 600 donne e le loro famiglie e materiali igienico-sanitari a 650 studentesse delle scuole secondarie e 450 donne di 15 villaggi delle province di Saweyna e Laga Hidhaa, il progetto vuole migliorare così le condizioni di vita delle comunità indigene.
  5. Educazione e sensibilizzazione: il progetto intende sensibilizzare la popolazione, sia etiope che italiana, sull’importanza dell’empowerment femminile e sui benefici delle iniziative intraprese, grazie anche al contributo della Regione Veneto, con un focus particolare sulla sostenibilità e la valorizzazione dei diritti delle donne. In Etiopia raggiungerà almeno 280 abitanti a Robe e 950 abitanti nelle province dell’East BLae, soprattutto studenti/esse, leaders comunitari e autorità locali con incontri pubblici ed eventi di sensibilizzazione. In Italia attraverso incontri nelle scuole e una mostra missionaria, il progetto raggiungerà almeno 5.000 cittadini italiani e circa 800 tra studenti/esse e docenti.

Un impegno condiviso

Il progetto EMPOW(H)ER è una testimonianza concreta di come il lavoro condiviso e il sostegno di realtà etiopi e italiane possano generare un impatto positivo e duraturo.

Grazie al contributo di tutti, vogliamo costruire insieme un futuro dove ogni donna possa vivere con dignità, indipendenza e diritti garantiti.

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Contatti

Missionary Community of Villaregia

Apostolic Prefecture of Robe (Ethiopia)
+251 93 855 0224
e-mail: info.rb@villaregia.org