Nella Giornata mondiale della vita consacrata, vogliamo condividervi l’esperienza di Alessia Barbazza, missionaria consacrata nel mondo della nostra Comunità di Roma
Sono Alessia, conosco la Comunità da diversi tempo. Dopo alcuni anni passati in gruppi parrocchiali e in varie esperienze che mi hanno formato, non sentivo che queste rispondevano alle mie domande, al mio desiderio di essere per gli altri.
La Provvidenza mi ha fatto incontrare la Comunità durante una settimana missionaria in parrocchia che ha colto il mio desiderio e, dopo alcuni anni di conoscenza e formazione nel gruppo giovani, mi ha aiutato a scoprire la mia vocazione.
Nel 2019, proprio nella Giornata dedicata alla vita consacrata, con gioia ho pronunciato il mio primo sì a Dio e ai fratelli della Comunità. Sentivo che, come il Signore mi ha donato la vita, anche io volevo ridonarla a Lui e ai fratelli.
Fratelli e sorelle che nella mia quotidianità si traducono in ragazzi e ragazze che, nelle varie esperienze lavorative, ho aiutato a crescere.
Credo che il Signore mi chiama a entrare in punta dei piedi nelle loro storie, difficoltà famigliari e relazionali, donare loro il mio tempo, far capire a ciascuno che ce la possono fare e poi farmi da parte, lasciando spazio a ciò che Dio vuole, nel silenzio e nella preghiera.
Non è sempre facile! Mi aiuta a riflettere la figura del vecchio e saggio Simeone, che anche nella liturgia di questa festa contempliamo. Una persona che ha avuto la pazienza ed è riuscito a contemplare il volto di Gesù.
Con lui cammino per cercare sempre di più il senso della mia chiamata nel mondo, scorgendo Dio nella quotidianità.
Auguro anche a voi, in qualunque stato di vita vi troviate, di essere custodi delle vite che ci vengono affidate e essere semplici segni di speranza.
Alessia