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Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato!

In questo mese missionario, vogliamo condividervi la esperienza di Vincenzo e Antonietta, coppia missionaria della nostra Comunità di Roma

Siamo Vincenzo e Antonietta, abbiamo 48 anni, siamo sposati da 18 anni e vogliamo raccontarvi dell’esperienza in missione che abbiamo vissuto in occasione del nostro viaggio di nozze.

Già durante il fidanzamento, grazie al cammino iniziato nel Gruppo Missionario della Comunità Missionaria di Villaregia, abbiamo maturato il desiderio di crescere nell’apertura. Pur volendo vivere il nostro rapporto a due, sentivamo l’importanza di far entrare nella nostra coppia anche gli altri: non solo quelli a noi più prossimi, ma, attraverso un maggior impegno nelle scelte di vita, anche i fratelli lontani e bisognosi.

La scelta di andare in missione è maturata in noi inconsapevolmente, le cose che ci hanno spinto ad andare erano: il desiderio di dare il nostro tempo e le nostre forze per gli altri; conoscere una realtà nuova di cui avevamo solo sentito parlare; fare un’esperienza di amicizia e condivisione; iniziare il matrimonio secondo quello che per noi era il modo migliore.

Abbiamo allora chiesto ai missionari in quale delle Comunità di Africa e America Latina ci fosse più bisogno e ci è stata data disponibilità per il Brasile. Dopo qualche giorno dal matrimonio, siamo partiti: destinazione San Paolo.

La Comunità si trova alla periferia della città, in una zona costituita da favelas, dove ai missionari è stata affidata una parrocchia di 250.000 persone.

Durante la nostra permanenza, che è durata un mese, abbiamo avuto modo sia di aiutare i missionari, sia di stare a contatto con la gente del luogo: non conoscevamo la lingua, ma questo non ci ha impedito di poter comunicare e fare amicizia: siamo andati per donare e, come spesso accade, siamo noi quelli che alla fine hanno ricevuto.

Cosa abbiamo ricevuto?

Abbiamo ricevuto amicizia e accoglienza da parte di tutti, si sono costruite tante relazioni fraterne; abbiamo capito che nessuno è così povero da non poter dare nulla: una donna ha donato per una raccolta per i poveri mezzo pacco di riso, probabilmente era tutto quello che aveva; abbiamo compreso che, anche laddove tutto sembra perso, la dignità della persona non deve venire mai meno. Ce lo ha insegnato una donna molto povera che, anche in una realtà come la favela, alla richiesta di fare una foto con noi, ha indossato le sue pantofole nuove per l’occasione.

Ciò che abbiamo visto e sentito ci è rimasto dentro. Questa esperienza ci ha aiutato a porre le basi della nostra famiglia, attraverso scelte di condivisione, piccole rinunce, attenzioni a non sprecare acqua, cibo: piccoli gesti che possono essere d’aiuto a chi è più povero. Anche il tempo è una ricchezza che possiamo donare: facendo raccolte alimentari, smistamento di vestiti o medicinali, mercatini. Il cambiamento è anche interiore: per noi anche essere consapevoli e ringraziare per ciò che abbiamo è un modo per stare vicini alle persone meno fortunate di noi, quelle che non hanno fatto nulla per nascere povere.

Dopo tanti anni da questa esperienza, oltre all’impegno per i fratelli lontani della missione, abbiamo desiderato far sentire in modo concreto l’amore di Dio a persone vicine, quelle che Papa Francesco chiama “le periferie esistenziali”. Compatibilmente con i nostri impegni familiari, stiamo accompagnando una donna rifugiata e la sua bambina nel percorso di inserimento sociale e lavorativo a Roma. È un’esperienza che ci edifica e ci fa sentire fratelli anche con chi non rientra nella nostra cerchia di conoscenze e di interessi.

Vincenzo e Antonietta

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Contatti

Comunità Missionaria di Villaregia

Via Antonio Berlese, 55 – 00134 Roma

Tel: 06/5069069 – e-mail: info.rm@villaregia.org