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Spiritualità

Maria assunta in cielo, segno e faro di speranza

“Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto”

Apocalisse 12,1-2

Maria assunta in cielo è faro e segno di speranza per noi: questo è evidente nella lettura dell’Apocalisse della festa dell’Assunzione, dove si richiama la donna come segno grandioso.

Questo segno della “donna vestita di sole” è Maria, ma anche la nuova Eva e tutta la chiesa, quindi anche noi, chiamati a partecipare della stessa luce: infatti, è “vestita di sole”, cioè della luce di Cristo Risorto.

Ha “la luna sotto i suoi piedi”: questa immagine riveste un significato simbolico ricco e profondo; infatti, la luna con il suo ciclo di fasi e la sua luce riflessa, è associata al mutamento e alla mortalità e caducità: la Donna la calpesta per indicare la sua vittoria sulla morte. La luce della luna non è sua, ma un riflesso del sole: la Donna, pur essendo creatura, è ricolma della luce di Dio, che riflette come dono per gli altri. La “corona di dodici stelle sul capo” richiama le dodici tribù d’Israele e i dodici apostoli, indica che la Donna è madre.

Così papa Benedetto XVI ha commentato: Maria «è pienamente associata alla vittoria di Gesù Cristo, suo Figlio, sul peccato e sulla morte; è libera da qualsiasi ombra di morte e totalmente ricolma di vita. Come la morte non ha più alcun potere su Gesù risorto (cfr Rm 6,9), così, per una grazia e un privilegio singolare di Dio Onnipotente, Maria l’ha lasciata dietro di sé, l’ha superata. E questo si manifesta nei due grandi misteri della sua esistenza: all’inizio, l’essere stata concepita senza peccato originale… e, alla fine, l’essere stata assunta in anima e corpo nel Cielo, nella gloria di Dio. Ma anche tutta la sua vita terrena è stata una vittoria sulla morte, perché spesa interamente al servizio di Dio, nell’oblazione piena di sé a Lui e al prossimo. Per questo Maria è in se stessa un inno alla vita: è la creatura in cui si è già realizzata la parola di Cristo: “Io sono venuto perché abbiano la vita, e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10)».

La Donna è poi descritta in travaglio per partorire, dare alla luce il Figlio, consegnarlo come dono all’umanità; ma questo richiede una lotta contro il “drago”, simbolo del male che si oppone al progetto di salvezza e d’amore di Dio. Ma ci sarà la vittoria dell’arcangelo Michele e i suoi angeli. Ecco perché questa Donna è la prima creatura ad essere stata associata pienamente alla vittoria sul male e sulla morte. Assunta in anima e corpo, ella partecipa alla gloria eterna del Figlio, mostrandoci che anche noi, uniti a Cristo, possiamo sperare di partecipare della vita eterna, perché, come ha detto papa Paolo VI: «La Madonna, con la sua assunzione al Cielo, ci garantisce la possibilità di ascendere anche noi, se siamo, come Lei, uniti al Cristo. Con tanta Madre, la distanza fra noi e Cristo è abbreviata, annullata».

Maria assunta in cielo, prega per noi!

Maria Rosaria Cirella e Fiore Sepe

 

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