Elena Rossi, giovane universitaria di Forlì, ci racconta la sua esperienza missionaria
nella Comunità Missionaria di San Paolo, in Brasile
Ogni giorno che ho passato in Brasile per me è stato occasione di arricchimento e di riflessione. Fin da subito le missionarie e i missionari che mi hanno accolta nella loro famiglia, mi hanno mostrato con grande attenzione non solo i problemi del territorio ma anche tutte le conquiste raggiunte grazie alla presenza della comunità.
Ho conosciuto tantissime persone e famiglie, mi ha colpito la felicità vera con cui ognuna ci accoglieva nella propria casa e ci offriva qualcosa da mangiare o da bere. Gli abbracci, a cui in Italia, soprattutto dopo il COVID, non siamo più abituati, sono tornati ad essere protagonisti degli incontri con le persone, segno tangibile del calore che caratterizza il popolo brasiliano.
Ho partecipato a molte delle attività che animano la parrocchia Santissima Trindade: la raccolta e la distribuzione degli alimenti, le visite alle famiglie, al centro infantile e all’associazione “CMV social”, la missione evangelizzatrice e tante altre cose. Ciascuna è stata caratterizzata dalla volontà di fare qualcosa per il prossimo che anima i volontari. Come mi hanno detto loro stessi:
È importante e gratificante rispondere attivamente e con opere concrete alla richiesta di Papa Francesco di costruire una chiesa “in uscita”, che vada per le strade incontro a tutti e non rimanga chiusa nei propri confini.
In quelle settimane ho avuto la possibilità di immergermi nella vita di comunità, che prima conoscevo poco. Sono rimasta colpita dall’armonia che ho percepito fra i missionari e le missionarie, frutto sicuramente di lavoro e di stima reciproca. Ogni momento, dal pranzo condiviso alle chiacchiere davanti a un te, dal pilates nella “CMV social” alla colazione all’alba sul lago, sono ricordi che conservo gelosamente dentro di me.
Questo mese è stato un turbinio di emozioni che ancora oggi sto elaborando, da cui sono uscita con una fede ravvivata e con voglia di crescere. Il vero tesoro per me è stato conoscere tante persone per le quali ho maturato grande affetto e stima. Ognuna di loro, con il proprio esempio, ha piantato in me un seme che spero di riuscire a far germogliare per migliorarmi sempre di più.
Ad oggi continuo il mio cammino di vita quotidiana restando in contatto non solo con la comunità di San Paolo in Brasile, ma anche con quella di Vedrana. È sempre bello riabbracciare la Comunità, che sia dall’altra parte del mondo o a pochi chilometri da casa.