Festa delle famiglie a Villaregia con una carica di speranza verso il futuro
Domenica 15 maggio si sono incontrati a Villaregia circa 140 tra adulti e bambini. Tante famiglie hanno trascorso qui la giornata per giocare, ballare, cantare in compagnia, per riflettere e pregare insieme. Il titolo della giornata – “Guardare oltre… la magia della speranza” – sottolinea la voglia di ripartire e di guardare oltre gli ultimi 2 anni caratterizzati dalla pandemia e poi dalla guerra.
Donatella e Andrea Favaro, sposi missionari della Comunità, spiegano il senso dell’iniziativa:
“Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della famiglia ha ricordato che la nostra ė una vocazione a vivere l’amore, quando ci troviamo a casa, quando rientriamo dal lavoro, quando mangiamo e preghiamo insieme, in famiglia impariamo l’amore e desideriamo andare a dirlo e a portarlo a tutti. Come famiglie missionarie siamo qui oggi per guardare oltre le fatiche, la pandemia, le tristezze inevitabili e conoscere la magia che ci porta alla speranza.”
Maria Grazia e Federico, una delle coppie che ha partecipato all’incontro, ci raccontano
la loro esperienza.
Cosa avete provato nel ritrovare amici e missionari?
Abbiamo sentito una grande emozione, come se stessimo ritornando a casa dopo una lunga assenza (dovuta al covid). Ci è sembrato come il rientro in Sardegna dopo mesi lontani dalla nostra terra (dove Maria Grazia è nata e cresciuta), perché la Comunità per noi è famiglia e con lei tutti i nostri amici conosciuti qui.
Cosa vi ha colpito di più della giornata?
L’impegno del gruppo dei bambini e ragazze, che con balli e canti hanno animato l’incontro. Questi giovanissimi, figli delle coppie del nostro gruppo GimVi, rispecchiano perfettamente la vitalità, la gioia conosciuta negli anni grazie ai loro genitori, e questo ci ha commosso!
Oltre ai momenti di animazione ci sono stati anche altre attività durante la giornata?
Per noi è stato molto arricchente, per esempio, il momento di riflessione presentato da Elio Da Rin (membro aggregato della Comunità), che ha parlato di Pinocchio! Infatti è stato molto bello addentrarsi nel rapporto tra Geppetto e Pinocchio per poi arrivare a noi e al nostro rapporto con il Signore. Geppetto crea un piccolo burattino, gli dà forma e il pupazzo di legno vorrebbe comportarsi bene, rendere felice il babbo, ma sappiamo che ne combina di tutti i colori. Alla fine, però, sceglie il bene e diventa “umano”. Così fa il Signore con noi, ci lascia liberi di fare le nostre scelte, aspettando la nostra decisione di ritornare a Lui e scegliere il bene, come Pinocchio!”
Ringraziamo per tanta vitalità, condivisione e per la celebrazione eucaristica vissuta assieme a conclusione della giornata. Continuiamo a chiedere che ogni famiglia viva nella speranza e nella pace la propria quotidianità, e insegni ad altri a amare.





