Dal dicembre 1985 siamo a Belo Horizonte, una delle città più popolose del Brasile, che conta oltre due milioni e mezzo di abitanti. Ci è stata affidata la parrocchia di San Sebastiano, una delle 300 della città, nella periferia sud. Abbiamo suddiviso il territorio, abitato da circa 25.000 persone, in quattro zone, ognuna con un luogo di aggregazione per le persone:
- São Sebastião: vi sorge la chiesa “madre”, in posizione centrale
- Mãe dos Pobres (Madre dei Poveri)
- Nossa Senhora de Fátima (Madonna di Fatima)
- Santa Luzia (Santa Lucia): in attesa di potere costruire la chiesa, gli abitanti del posto si radunano da anni nella casa di una famiglia.
Le Cappelle
In ascolto delle realtà
Arrivando in questo nuovo contesto, i missionari si sono messi in ascolto delle persone e della realtà locale. Da subito sono nati rapporti di amicizia e si è creato un clima di collaborazione e unità che ha permesso di lavorare da fratelli e sperimentare legami umani e di fede profondi.
Sin dai primi anni si è colta l’importanza di elaborare un progetto pastorale che favorisse il cammino di fede delle persone, la spinta evangelizzatrice, l’esperienza di unità e di comunione fraterna tra i parrocchiani e le varie realtà presenti, l’impegno sociale per i poveri e gli emarginati. Per questo:
- è stato avviato il progetto pastorale “NIP-nuova immagine di parrocchia”;
- si è puntato sulla creazione delle “piccole comunità evangelizzatrici”, formate da persone vicine di casa che si ritrovano nel quartiere per fare esperienza di fraternità e crescere nel cammino di fede
- si è sviluppata la pastorale sociale e progetti di promozione umana a favore delle fasce più deboli della popolazione.
Andreia Lucienne abitante della parrocchia ed ora missionaria, racconta:
“in tutti questi anni ci ha guidato, nel servizio pastorale verso la gente, l’ideale di chiesa come comunione e comunità evangelizzante emersa dal Concilio Vaticano II. L’ideale che ci guida è che, sempre più, la parrocchia sia una famiglia missionaria, una comunità di comunità dove i laici sono protagonisti assumendo molteplici ministeri”.
Cerchiamo di dare questa impronta a tutte le strutture e dinamiche parrocchiali, favorendo il lavoro in equipe, la corresponsabilità e sussidiarietà, i ministeri. Anche il compito di condurre la parrocchia è affidato a più persone: il sacerdote missionario, nominato parroco dal Vescovo, non svolge il suo compito da solo ma con una ”equipe parroco” di cui fanno parte 3 missionarie e una coppia di sposi missionari.
Una comunità che evangelizza
Negli anni abbiamo realizzato diverse missioni parrocchiali con l’obiettivo di visitare tutte le famiglie del territorio e coinvolgerle in un’esperienza di comunità che cammina seguendo la Parola di Dio e che sperimenta la fraternità e il volersi bene.
Queste missioni continuano e nuove sfide si aprono per la nostra parrocchia. Il quartiere in questi ultimi anni si è sviluppato notevolmente con la costruzione di grandi complessi residenziali e un sensibile aumento della popolazione. “Nuove famiglie da raggiungere con l’annuncio del Vangelo – dice padre Luis Carlos, attuale parroco – ma soprattutto famiglie da accogliere dentro una comunità viva, che desidera sempre restare con le porte e le braccia aperte a tutti.”