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La chiamata di Papa Francesco a un mondo più giusto

La “Laudate Deum” ci ricorda che la cura per le persone e quella per la terra
sono intimamente legate  

ll 4 ottobre scorso, in occasione della solennità di San Francesco di Assisi, Papa Francesco ha pubblicato l’Esortazione apostolica “Laudate Deum”. 
A otto anni dall’Enciclica Laudato si’, pubblicata nel maggio del 2015 sulla cura della nostra “casa comune”, con la nuova Lettera il Pontefice ha sentito il bisogno di richiamare l’attenzione sul tema dell’ecologia integrale, ancora troppo poco considerato, anche da parte dei cattolici. L’intento è quello di ispirare un cambiamento qui e ora, con un monito diretto alla coscienza di tutti, un richiamo ad azioni concrete per invertire la rotta. 

Il documento del Santo Padre è una chiamata appassionata a preservare il nostro pianeta e a proteggere la vita in tutte le sue forme. Grazie al contributo della commissione sull’ecologia integrale della nostra Comunità vogliamo qui riflettere sulle conseguenze della crisi climatica sulla giustizia sociale nel mondo.  

L’Esortazione è rivolta a tutti: a ogni singolo abitante del mondo, così come a chi ha responsabilità decisionali e di governo, con la consapevolezza che ci salveremo solo se ognuno farà la propria parte. Chiede che ciascuno si assuma la propria responsabilità per l’eredità che lasceremo dopo il nostro passaggio terreno.  

In “Laudate Deum” il Papa ci invita a riflettere sulle gravi minacce ambientali e sull’urgenza di un cambiamento di stile di vita, evidenziando come la crisi climatica non sia solo una sfida ambientale, ma anche una minaccia diretta alla giustizia sociale. La povertà, l’ingiustizia e le disuguaglianze sono strettamente collegate alla crisi ambientale che stiamo affrontando. 

La prima conseguenza evidente è l’impatto sproporzionato del climate change sulle comunità più vulnerabili. Popolazioni già svantaggiate sono spesso le prime a subire i disastri ambientali, con poche risorse per affrontarli. Dalle inondazioni alle siccità, le persone più povere sono spesso lasciate indifese, privandole dei mezzi di sussistenza e aumentando le disparità sociali.

Inoltre, la crisi climatica esacerba le tensioni sociali e politiche, specialmente nelle regioni dove le risorse naturali sono distribuite iniquamente. La competizione per l’accesso all’acqua e alle terre coltivabili può portare a conflitti e migrazioni forzate, alimentando le disuguaglianze e minacciando la stabilità sociale.

Riccardo Mayer – Shutterstock

Nelle parole del Pontefice risuona la speranza che le istanze che emergono dal basso in tutto il mondo, dove persone dei Paesi più diversi si aiutano e si accompagnano a vicenda, possano riuscire a fare pressione sui fattori di potere. Ha fiducia che si possano costituire “organizzazioni mondiali più efficaci, dotate di autorità per assicurare il bene comune mondiale, lo sradicamento della fame e della miseria e la difesa certa dei diritti umani fondamentali”. 

Papa Francesco ci ricorda che la cura della casa comune è parte integrante della missione della Chiesa, ciò include un impegno a promuovere la giustizia sociale. Bisogna riconoscere che le comunità più colpite dalla crisi climatica sono spesso quelle che contribuiscono meno alle emissioni di gas serra. Questa ingiustizia ambientale richiede una risposta urgente e un impegno per ridurre le disuguaglianze a livello globale. 

La risposta alla “Laudate Deum” non può che essere una risposta collettiva, che coinvolge comunità, istituzioni e singoli individui. È necessario promuovere uno stile di vita sostenibile, rafforzare politiche ambientali responsabili e lavorare insieme per ridurre le disparità nel mondo. Solo attraverso un impegno concreto possiamo sperare di costruire un futuro più giusto e possibile per tutti. 

Insieme, possiamo mettere in pratica la visione di Papa Francesco espressa nell’Esortazione e contribuire a un mondo in cui la giustizia sociale e la cura dell’ambiente camminino di pari passo, per il bene di ogni essere umano e della nostra casa comune. 

È il Papa stesso a spiegarci il significato del nome di questa esortazione: «Lodate Dio». “Perché un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso”. 

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