Nonostante l’urgenza di azioni di primissima evangelizzazione, l’Africa conta solo due Prefetture Apostoliche: il Sahara Occidentale e … la Prefettura Apostolica di Robe (Etiopia): costituita nel 2012 e dove si trova la nostra Comunità
La Prefettura Apostolica di Robe si estende su un territorio di 102.769 Kmq, pari a circa un terzo della superficie dell’Italia. Può essere definita, a giusto titolo, una “Mesopotamia”, una terra cioè compresa tra due fiumi: il Gannale (a est) e il Wabe Shabelle (a nord e ovest dei suoi confini). Quest’ultimo, con i suoi 2,050 metri, è il settimo fiume più lungo d’Africa.
Una stima approssimativa indica che il 97% della popolazione è di religione islamica. Nelle città più antiche è presente la Chiesa Ortodossa, retaggio dell’impero Amara Cristiano. Solo nelle città sono presenti piccole comunità protestanti e cattoliche.
La Costituzione della Repubblica Federale Etiopica riconosce uno stato laico, dove la libertà religiosa costituisce uno dei pilastri della società civile. Le infiltrazioni fondamentaliste islamiche, comunque, sono purtroppo sempre più frequenti, particolarmente nell’area della nostra Prefettura che guarda verso la Somalia, una delle aree più instabili dell’intero pianeta (come tutto il Corno d’Africa del resto).
Presenza della Chiesa cattolica nella Prefettura di Robe
La presenza della Chiesa Cattolica nell’area è recente: risale a poco meno di 30 anni fa. I fedeli rappresentano appena lo 0,03% di tutta la popolazione della Prefettura… una presenza che può avere solo senso profetico!
La Chiesa gode di una stima considerevole per la sua attenzione agli ultimi, per il suo atteggiamento umile e rispettoso della cultura e delle lingue locali. La piccolezza che la contraddistingue diventa una duplice opportunità: la rende “più evangelica”, alla maniera del lievito che fermenta la pasta, e… “non fa paura a nessuno”, può cioè avvicinarsi a tutti.
La mobilità deve essere una nota caratteristica di tutti i suoi agenti missionari. La vera fisionomia di una Prefettura, infatti, non è la “casa”, ma la “tenda”, proprio per garantire l’andare instancabile verso gli altri.
Ecco gli agenti missionari che lavorano a tempo pieno per la primissima evangelizzazione:
- Padre Angelo Antolini (frate cappuccino italiano), Prefetto Apostolico di Robe, nominato nel 2012 da Papa Benedetto XVI;
- I Cappuccini e le Suore Francescane Missionarie di Cristo a Kofale;
- Un sacerdote Fidei Donum della Diocesi di Gambella (Etiopia) a Dodola;
- Due sacerdoti e una missionaria laica Fidei Donum della Diocesi di Padova, la Comunità Missionaria di Villaregia e una coppia Fidei Donum della Diocesi di Fermo a Robe;
- Le Suore di Madre Teresa a Goba e una suora della Stella Mattutina a Gode.