Ilaria Carito, operatrice del servizio civile presso la comunità di Lima, ci parla di “Be yourself”
un progetto per far crescere l’autostima negli adolescenti
“Be Yourself ” è nato a Lima in risposta al peggioramento delle condizioni degli adolescenti a seguito della pandemia e della situazione di marginalizzazione nella periferia di Villa Maria del Triunfo, dove la nostra Comunità opera dal 1986.
L’obiettivo del progetto è accrescere l’autostima degli adolescenti, consentendo loro di sviluppare consapevolezza delle proprie capacità e del proprio valore, nonché di creare relazioni umane e sociali significative.
La bellezza di “Be Yourself” è che gli adolescenti non sono solo beneficiari, ma anche ideatori di questo progetto, avendo collaborato a costruire con i professionisti coinvolti le varie azioni da realizzare.

Da gennaio 2023, periodo di inizio del progetto, gli animatori coinvolti sono stati formati dagli psicologi per guidare i gruppi di adolescenti e affrontare specifiche tematiche durante gli incontri settimanali. In secondo luogo, sono state organizzate attività ricreative e incontri con psicologi per gli adolescenti stessi. Il progetto prevede anche campagne di sensibilizzazione mediche e psicologiche all’interno del quartiere. Infine, si sono organizzati incontri con i genitori per creare una maggiore consapevolezza sulla genitorialità.
Il coinvolgimento in questo progetto ha occupato buona parte del mio tempo come operatrice di servizio civile qui a Lima. Viste le mie competenze ho fatto parte dell’equipe centrale, partecipando alle riunioni di pianificazione e organizzazione con l’équipe di psicologi, coordinata da Gisella Aguinaga, e Emily Madronic, responsabile per la Comunità di questo progetto. Questa esperienza è stata estremamente formativa e mi ha permesso di osservare il processo di realizzazione e il valore potenzialmente rivoluzionario di questo progetto per la vita degli adolescenti. Il mio anno di servizio civile con Comivis sta finendo proprio in questi giorni e il mio desiderio è quello di costruire un progetto simile anche in Italia.
“Far parte del progetto mi ha permesso di conoscere me stessa e riconoscere cosa è corretto e cosa non lo è. Gli incontri con lo psicologo mi hanno fatto riflettere sui comportamenti che abbiamo nella quotidianità. È stato meraviglioso!”
Jimena, 17 anni