fbpx

Piove sul bagnato!

La Giornata della Terra ci offre l’occasione per considerare le conseguenze del cambio climatico in Mozambico

Il 22 aprile celebriamo la Giornata della Terra per riconoscere la bellezza del creato e ricordarci la necessità di rispettarlo e custodirlo. Nel territorio della missione di Maputo, in Mozambico, è facile stupirsi per i possenti alberi, alla cui ombra possono stare anche trecento persone; uccelli e insetti di ogni tipo, aria pulita, oceano immenso!

Allo stesso tempo, il Mozambico è uno dei Paesi che più soffre per le conseguenze del cambiamento climatico, pur non avendo responsabilità in merito; e l’espressione “prima non era così” è sempre più ricorrente di fronte al clima di quest’anno. Improvvisamente arrivano piogge torrenziali di vari giorni che causano problemi enormi in villaggi in cui la maggior parte dei tetti è di lamiera, con pareti fatte di mattoni giustapposti o di canne e dove molti vivono per strada, sotto il cielo. La maggior parte delle strade è costituita da sabbia, con vere e proprie voragini senza scolo fognario.

Ciò significa che le case si riempiono d’acqua dal cielo e dalla terra e le persone devono abbandonarle per poter sopravvivere, perdendo le loro poche cose. Le strade sono intransitabili per giorni; i pochi servizi si fermano e i tanti venditori ambulanti non possono lavorare e dare da mangiare alle loro famiglie! Le inondazioni hanno fatto emergere le acque dalle fognature fino ai terreni coltivati, con il rischio altissimo di contrarre il colera bevendo acqua e mangiando; epidemia già presente da alcuni mesi soprattutto nelle zone più povere del nord della nazione. Alle forti piogge si alterna, poi, un caldo afoso e umido che favorisce il proliferare di altre malattie: in questo momento, ad esempio, c’è una grave epidemia di congiuntivite virale.

E se questo non bastasse, ci sono zone del Paese in cui l’acqua non arriva e la siccità ha portato alla fame migliaia di persone che nei campi trovavano l’unica fonte di sussistenza. “La fame sta provocando una grande sofferenza, i bambini vivono piangendo per la mancanza di cibo”, ci fa sapere un cittadino della provincia di Manica, nella parte centrale del Paese. Questo è il risultato di un periodo di siccità che ha distrutto migliaia di ettari di coltivazioni. Più di 400mila persone si trovano in questa situazione di estrema carenza alimentare. Centinaia di bambini non vanno a scuola a causa della fame! Le persone stanno mangiando alghe e nhica, un tubero raccolto nella laguna, per cercare di resistere e sopravvivere.

Padre Antonio Perretta, grazie al sostegno di Comivis e alla donazione di un’impresa locale, ha raggiunto uno di questi villaggi per portare un po’ di viveri (farina di mais, sale, zucchero) e beni di prima necessità: solo una piccola goccia!

Siamo stupiti dalla resilienza di questo popolo, capace di rialzarsi costantemente, ogni giorno. Quando chiedi come stanno, rispondono: è difficile, ma tutto bene grazie a Dio” e vanno avanti senza lamentarsi! E quando fai un dono, piccolo rispetto alle necessità, ti rispondono: “Grazie, è tanto!”.

Ci commuove la loro fede. Nonostante le piogge, hanno sfidato il tempo per partecipare ai riti della Settimana Santa; sono arrivati bagnati alle celebrazioni vissute sotto una tettoia, con l’acqua che arrivava da più parti. La voce del loro canto superava il rumore della pioggia sulla lamiera! Siamo ancora nel periodo pasquale e con questo popolo vogliamo credere che la morte non abbia mai l’ultima parola, neanche per la nostra amata terra!

Articoli correlati

Estamos juntos!

“Siamo insieme” è un’espressione di congedo tra i cristiani della missione di Maputo perché nel Signore non siamo soli, ma siamo insieme

Leggi Tutto »

Condividi questo contenuto!

Facebook
WhatsApp
LinkedIn

Contatti

Comunidade Missionária de Villaregia

Av. de Moçambique Km 16
Caixa Postal 1444 Cumbeza – Maputo, Moçambique
tel. 00258/21900512 – e-mail: info.ma@villaregia.org