Nella missione di Lima, dopo molti anni e l’aiuto concreto di tanti fedeli e volontari, la cappella Maria Misionera ha finalmente un tetto
Quando, 33 anni fa, la Comunità Missionaria di Villaregia è arrivata nella periferia sud di Lima le case erano ancora baracche di stuoia, non c’erano l’acqua e le fognature, non arrivava la corrente elettrica.
Mancava una chiesa e i bambini giocavano per strada, in mezzo alla sabbia. Con una chitarra, i missionari hanno iniziato a riunire i bambini, a insegnare loro i canti e le preghiere.
In seguito è stato costruito un luogo di incontro, una baracca di stuoie dove tutte le domeniche ci si riuniva. A poco a poco, quel luogo umile è diventato il centro di incontro dei fedeli della zona.
Questi primi passi hanno portato alla costruzione della cappella Maria Misionera, una delle 8 cappelle che fanno parte della Parrocchia La Trinidad, amministrata dai missionari.
Dopo qualche anno è sorta la prima costruzione di canne e calce, che comprende anche tre stanze per le attività pastorali. Col passare degli anni, questa struttura si è rivelata insufficiente ad accogliere le centinaia di persone che frequentano le celebrazioni.
È così che, grazie all’amore e al contributo dei tanti fedeli della Missione, è iniziata la costruzione di una nuova chiesa, più ampia e con una struttura in cemento che potesse contenere tutti.
I fedeli che frequentano la cappella si sono impegnati in prima persona a contribuire concretamente alla costruzione: chi con donazioni in denaro, chi attraverso l’organizzazione di attività di raccolta fondi, come le lotterie. Anche dall’Italia non è mancato il sostegno a questa costruzione, sono stati diversi i benefattori che hanno contribuito.
Dopo il tetto, il prossimo obiettivo sarà la realizzazione delle finestre e del pavimento.
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